Privacy e domotica a basso costo nell'avvenire immaginato da Google. Sono queste le due direttrici intorno alle quali si è svolto l'annuale evento di Google in California. La conferenza degli sviluppatori di Mountain View è il momento per eccellenza in cui l'azienda mostra i frutti delle proprie ricerche. Oltre a lanciare succosi annunci in termini di software e dispositivi. Vediamo meglio le novità di quest'anno.

Domotica, l'universo Nest

Per l'azienda californiana parlare di domotica vuol dire parlare del mondo Nest. Google è di fatto uscita allo scoperto, puntando forte sulla domotica a basso costo resa grazie all'utilizzo di device a marchio Nest, una società acquistata nel 2014 per questo motivo. L'obiettivo di Google è quello di ridefinire la domotica, passando da una casa smart a una casa che aiuta. Telecamere, termostati e molti altri dispositivi Nest saranno presto accessibili direttamente con un account Google. Presumibilmente da questa estate gli utenti potranno migrare il loro attuale account Nest su un account Google, e potranno usufruire dei vantaggi aggiuntivi degli strumenti e delle protezioni di sicurezza automatiche di Big G. Si prennunciano diverse novità anche per il Nest Hub, un device in grado di integrare Google Home ma perfettamente orientato ai prodotti Nest. Un dispositivo molto simile Amazon Echo Show con il display e l'altoparlante. Con la differenza che i possessori di dispositivi Nest potranno interagire comodamente, magari visualizzando sul display di questo nuovo Google Home chi sta bussando alla porta.

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Un occhio alla privacy

Nel corso dell'I/O 2019, Google ha parlato molto di privacy, sottolineando che arriverà presto una "modalità incognito" per Maps e gli altri servizi di Google e che gli utenti potranno cancellare in modo più semplice i loro dati. Inoltre, verranno utilizzate anche delle reti neurali per cercare di processare più informazioni possibili all'interno dello smartphone, senza dover per forza farle passare per Internet.

Grande enfasi è stata posta sul tema della  evitando proclami fumosi ma mostrando prodotti concreti.  Per la massima personalizzazione dei servizi è necessario condividere informazioni personali, ma l’utente potrà sempre decidere quando interromperla. Il controllo dei dati che si condividono può già avvenire accedendo al proprio Google Account, ma tale attività sarà messa ben in vista nel prossimo sistema operativo, Android Q, e nei prodotti di punta.  Oltre a cancellare immediatamente i propri dati di navigazione, ora l’utente potrà impostare un periodo di 3 o 18 mesi per eseguire un’auto cancellazione.